Solido Nulla

by Arabel

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1.
Sollievo 03:20
"Mi solleverò Come qualcuno che è caduto sotto un colpo da K.O. Mi solleverò Come qualcuno che perso la via e vive solo in una poesia Come in un disco dei Calexico Come una nuvola nel Mexico Lieve come neve La felicità Non deve aver senso Se rimango qua Meglio perdere tutto Questa è la preghiera di chi si dispera Questa è la canzone di chi vuole urlare Non c'è via di mezzo Mi solleverò Come qualcuno che si asciuga la sua lacrima di Pierrot Mi solleverò Lo sai che basta prender la scia seguendo solo quest'utopia Con un bel salto acrobatico Dentro al mio flusso aerodinamico E' come cadere La felicità E' un solido nulla Se rimango qua Meglio perdere tutto Questa è la preghiera di chi si dispera Questa è la canzone di chi vuole urlare Io non ho più tempo"
2.
Q-indie? 04:20
"Che cosa vuoi che scriva se non so più scrivere con la biro? La tecnologia di oggi mi ha ucciso la spontaneità Se vuoi ti scrivo una canzone così la metti nel tuo status di Facebook Lo Status Sociale è la frontiera della poesia di oggi no? Ma cosa vuoi che io canti se non ho più voce? Ma cosa rimane da scrivere Con tutti i cantautori che ha l'Italia io chi sarei mai poi per dir qualcosa Io non lo so, non lo so più Io non lo so perchè mi chiedi Questa canzone ha due accordi non c'ha nemmeno il Do E se cerchi la verità io non ce l'ho Io canto soltanto di quello che già so Io canto soltanto del mio ieri ormai Io canto per nessuno, nessuno c'è più ormai Io canto per nessuno, nessuno tranne te Perchè nessuno è come te Come te che mi svegli e che mi butti giù dal letto e mi costringi a scrivere un altro pezzo Ma quanti pezzi ho già scritto e non mi basti più urlo sempre più Io vorrei avere il fiato di Bocelli per urlare al cielo che siamo diversi E io non so che cosa vuoi di più da me Abbiam fatto un disco e lo trovi su Spotify Io canto soltanto di quello che già sai Io canto soltanto del nostro ieri ormai Io canto per nessuno, nessuno c'è più ormai E q-indie?"
3.
Casello 05:55
"Addensati sotto la nebbia seicentomila sogni che si illudono di essere protetti dalle montagne come il Monviso e la Bisalta Ci sono più o meno centomila km di strade inutili tra provinciali statali e regionali Duemila rotonde per farci andare tutti in circolo, ma c'hanno chiuso il Circolo L'unica speranza che abbiamo è la luce che passa a malapena dalle persiane E l'ultime cose che ci sono rimaste sono 'ste due mani Ma prima portami lontano, ma mai a Milano Oltre il casello di Fossano per annusare il mare Qui il tempo scorre ineluttabile ed un giorno è uguale all'altro Io non sarò mai capace di dipingere cartoline con le parole come fa Paolo Conte Ma d'altronde io sono di un'altra provincia Qui ciò che deve finire nemmeno comincia Sarà l'odore che abbiamo addosso è la pelle di un rospo al buio dentro a un fosso Consigli: prenditi l'amore che non ti meriti e prenditi un pò più sul serio Impara ad aver paura dell'uomo nero e di vivere davvero, ma prima Portami lontano, lontano da Godano Oltre il casello di Fossano Per cantare il mare Portami lontano da qui Almeno fino a quando non mi verrà voglia di tornare E di sbagliare e di mediare con il minore di questo male Di dare per una volta ragione a mio padre Ma prima portami da bere e da mangiare fino a scoppiare Voglio un bel pezzo di terra sopra il cuore Portami lontano da qui, portami lontano da qui Almeno fino a quando non mi verrà la voglia di Tornare ad essere un provinciale"
4.
Vino Cattivo 03:41
"Come fare se non riesco nemmeno a respirare dimmelo tu Come stare sospesi fra due mondi su un filo fammi un sorriso Dove andare se non c'è nemmeno una strada da seguire Con la mia faccia da culo te lo giuro Che è l'ultima volta poi sbatto la porta Non ho più fretta preparo le carte E' l'ultima volta e mi faccio da parte Prima di dire un'altra bugia Come fare se non riesco più a restare a guardare come fai tu Come stare dimenticato in cantina nel buio come il vino cattivo Dove andare se non lontano in un posto qualunque tanto per dire Con la mia faccia da duro te lo giuro Come fare? Come stare? Dove andare? Comunque vada rimani distante prima di dire un'altra bugia"
5.
Ighina 05:12
"Ighina per favore caccia queste nuvole Che non ci fanno più svestire già da un pò Anche se non voglio ammetterlo ogni giorno mi chiedo come sta Con chi scopa che giochi fa Anche se non voglio ammetterlo ogni giorno mi chiedo l'avrà cacciato di casa o no? Lei scrive: se ci pensi ancora su sappi che mi manchi anche tu E se ti senti ancora giù sappi che mi manchi anche tu Ighina per favore caccia queste nuvole Che non ci fanno più svestire già da un pò Ighina per favore caccia queste nuvole Che c'hanno fatto appassire ormai da un pò Potevo scegliere un'altra donna e no Invece ho scelto lo studio, l'oscura via dell'atomo magnetico Cosi che cambiando il cielo io possa dimenticare Quanto è brutto il tempo che noi non passiamo più insieme E anche se mi implorerai Ti giuro no, non pioverà mai E anche se poi piangerai Ti giuro no, non pioverà mai"

about

Solido Nulla è il primo disco degli Arabel. E' stato registrato in Francia, nel Vulcain Studio di Lionel Bissiere, ad Embrun. Completamente autoprodotto, l'Ep esce in formato digitale nei principali store mondiali.
Perchè registrare all'estero? Il nostro obiettivo era quello di affidare la fase di registrazione ad una persona con dei gusti davvero "indipendenti dal mainstream" italiano, e Lionel Bissiere era quello che faceva al caso nostro. Abbiamo cercato di catturare, attraverso la presa diretta quello che siamo, sul palco, in sala prove, senza troppi arrangiamenti e sovraincisioni. Il risultato sono cinque canzoni dal sapore indie rock, che alternano momenti di fragoroso rock'n'roll a situazioni più intimistiche e delicate.

credits

released October 24, 2017

Prodotto da Arabel
Registrato in presa diretta, missato e masterizzato da Lionel Bissiere al Vulcain Studio di Embrun, Francia.
Tutte le canzoni sono scritte ed eseguite da Arabel

Fabio Berardo - chitarra e voce
Maurizio Bodrero - voce
Simone Lovera - basso e voce
Fabio Rosso - batteria

Copertina a cura di Nico Martini - www.ikigai.media

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about

Arabel Cuneo, Italy

Arabel prende la lingua italiana e la mischia con i suoni del mondo, che siano d'oltremanica od oltre oceano.
Arabel adora altresì la musica acustica che permette di creare respiri più ampi, descrivere spazi più grandi in modi più intimi, quando una chitarra percossa ed una voce fragorosa posson essere l'ultima cosa rimasta.
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