1. |
Q-indie? [Live]
04:14
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"Che cosa vuoi che scriva se non so più scrivere con la biro?
La tecnologia di oggi mi ha ucciso la spontaneità
Se vuoi ti scrivo una canzone così la metti nel tuo status di Facebook
Lo Status Sociale è la frontiera della poesia di oggi no?
Ma cosa vuoi che io canti se non ho più voce?
Ma cosa rimane da scrivere
Con tutti i cantautori che ha l'Italia io chi sarei mai poi per dir qualcosa
Io non lo so, non lo so più
Io non lo so perchè mi chiedi
Questa canzone ha due accordi non c'ha nemmeno il Do
E se cerchi la verità io non ce l'ho
Io canto soltanto di quello che già so
Io canto soltanto del mio ieri ormai
Io canto per nessuno, nessuno c'è più ormai
Io canto per nessuno, nessuno tranne te
Perchè nessuno è come te
Come te che mi svegli e che mi butti giù dal letto e mi costringi a scrivere un altro pezzo
Ma quanti pezzi ho già scritto e non mi basti più urlo sempre più
Io vorrei avere il fiato di Bocelli per urlare al cielo che siamo diversi
E io non so che cosa vuoi di più da me
Abbiam fatto un disco e lo trovi su Spotify
Io canto soltanto di quello che già sai
Io canto soltanto del nostro ieri ormai
Io canto per nessuno, nessuno c'è più ormai
E q-indie?"
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2. |
Casello [Live]
05:52
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"Addensati sotto la nebbia seicentomila sogni che si illudono di essere protetti dalle montagne come il Monviso e la Bisalta
Ci sono più o meno centomila km di strade inutili tra provinciali statali e regionali
Duemila rotonde per farci andare tutti in circolo, ma c'hanno chiuso il Circolo
L'unica speranza che abbiamo è la luce che passa a malapena dalle persiane
E l'ultime cose che ci sono rimaste sono 'ste due mani
Ma prima portami lontano, ma mai a Milano
Oltre il casello di Fossano per annusare il mare
Qui il tempo scorre ineluttabile ed un giorno è uguale all'altro
Io non sarò mai capace di dipingere cartoline con le parole come fa Paolo Conte
Ma d'altronde io sono di un'altra provincia
Qui ciò che deve finire nemmeno comincia
Sarà l'odore che abbiamo addosso è la pelle di un rospo al buio dentro a un fosso
Consigli: prenditi l'amore che non ti meriti e prenditi un pò più sul serio
Impara ad aver paura dell'uomo nero e di vivere davvero, ma prima
Portami lontano, lontano da Godano
Oltre il casello di Fossano
Per cantare il mare
Portami lontano da qui
Almeno fino a quando non mi verrà voglia di tornare
E di sbagliare e di mediare con il minore di questo male
Di dare per una volta ragione a mio padre
Ma prima portami da bere e da mangiare fino a scoppiare
Voglio un bel pezzo di terra sopra il cuore
Portami lontano da qui, portami lontano da qui
Almeno fino a quando non mi verrà la voglia di
Tornare ad essere un provinciale"
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3. |
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"I'm waiting for my man
Twenty-six dollars in my hand
Up to Lexington, one, two, five
Feel sick and dirty, more dead than alive
I'm waiting for my man
Hey, white boy, what you doin' uptown?
Hey, white boy, you chasin' our women around?
Oh pardon me sir, it's the furthest from my mind
I'm just lookin' for a dear, dear friend of mine
I'm waiting for my man
Here he comes, he's all dressed in black
Beat up shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late
First thing you gotta learn is that you always gotta wait
I'm waiting for my man
Up to a brownstone, up three flights of stairs
Everybody body's pinned you, but nobody cares
He's got the works, gives you good taste
First thing you gotta learn is that you always gotta wait
I'm waiting for my man"
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Arabel Cuneo, Italy
Arabel prende la lingua italiana e la mischia con i suoni del mondo, che siano d'oltremanica od oltre
oceano.
Arabel adora altresì la musica acustica che permette di creare respiri più ampi, descrivere spazi più grandi in modi più intimi, quando una chitarra percossa ed una voce fragorosa posson essere l'ultima cosa rimasta.
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